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Due nuove sartorie solidali a Kampala in Uganda
02
Mar
2017

Due nuove sartorie solidali a Kampala in Uganda

Paula è una donna ugandese, vive sola con tre figli, nella periferia di Kampala, in Uganda. Non può mandare i figli a scuola in quanto non riesce a raccogliere i soldi necessari al pagamento delle rette scolastiche. Un incidente le ha causato un grave invalidità, il suo corpo è parzialmente paralizzato.

 

Apio è vedova. Vive in una povera casa nello slum Kampala. Il marito è morto da qualche anno lasciandola sola con due figli da mantenere.

 

Eppure Paula e Apio sono sarte professioniste! Non possono fare il proprio lavoro in quanto l'acquisto di macchina da cucire è un impegno economico non affrontabile dalla stragrande maggioranza delle donne ugandesi.

 

Nei giorni scorsi, i volontari di KOPE Onlus hanno incontrato Paula e Apio e deciso di aiutarle fornendo loro il necessario per l'avvio di una piccola attività di sartoria : una macchina a da cucire e materiale vario. 

 

Paula e Apio ora possono dedicarsi al proprio lavoro e con il ricavato garantire la frequenza scolastica ad almeno uno dei figli e migliori condizioni di vita per le loro famiglie. 

 

L'iniziativa "Mani d'Africa" consiste nell'acquisto di macchine da cucire ed altri strumenti necessari allo svolgimento di attività di sartoria. I beneficiari sono donne in difficoltà, con esperienze anche minime di taglio e cucito, ma che non hanno a disposizione gli strumenti per metterle in pratica.

PER AIUTARE CONCRETAMENTE BASTA DAVVERO POCO!

E' sufficiente un piccolo contributo economico per consentire a queste donne di emergere dalla povertà estrema. Un piccolo contributo per intraprendere un'attività artigianale, che può costituire una fonte di guadagno sufficiente al proprio sostentamento e quindi di un'intera famiglia.

Scopri come contribuire per avviare una nuova sartoria!

Responsabile

Marco Piazza

Sono fondatore e vice-presidente di KOPE. Lavorando in Africa, sul campo e non dietro una scrivania, ho imparato una lezione semplice ma essenziale: aiutare davvero significa ascoltare, adattarsi e agire con rispetto. Non imporre soluzioni dall’alto, non calare progetti standardizzati su realtà che non si conoscono.

 

Troppe grandi organizzazioni no profit finiscono intrappolate nella burocrazia, negli sprechi e in iniziative pensate a migliaia di chilometri di distanza: nei palazzi, non nei villaggi. 

 

Con KOPE vogliamo fare il contrario. Vogliamo esserci davvero: osservare, capire e intervenire solo dopo aver costruito relazioni autentiche. Crediamo in un aiuto basato sulla dignità, non sulla carità. Perché le persone che accompagniamo non hanno bisogno di pietà: hanno bisogno degli strumenti per costruire il proprio futuro, con le proprie mani.

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